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FacciamoCi Paleolitici... e Paleopane sia!

Un giretto nella storia... a modo nostro



Complice un caso virtuale, non ricordo quale ma so che stavo vagando in un mondo storico...
Una voglia di poter giocare alla vita nella preistoria, così le pesti hanno approntato in giardino un villaggio paleolitico, ripescando nella mente della grande le nozioni scolastiche ( di aprire libri a tema in questo momento no nò, potrebbero dare un morso)...pezzi di stoffa marrone e nera, canne avanzate dalla “incarrozzatura” di zucchine di Albenga e pomodori nell'orto, legnetti vari, sassi e tanta tanta voglia di provarci... perchè non farlo?

PS: le foto si riferiscono alla prima versione, qualche mese fa...per questo le maniche lunghe. appena possibile ripesco le nuove :)






La stoffa tagliata a mò di pelle di animale, che diventa anche vestito legato con altri rimasugli, piedi “salvati” dal terreno ( anche se le scarpe le abbiamo tenute) con altri pezzi di “pelli d'animale”, una corda alla buona che crea lo spazio per essiccare pesci pescati con fiocine ricavate da canne corte, le grandi servivano a creare la casa, coperta con altrettante pelli.... all'interno il fuoco, ma anche fuori, per proteggersi dalle belve notturne... ( ci hanno provato veramente ad accenderlo sfregando legnetti e canne....(aiuto!!) per fortuna le pesti non erano così attirate dal farlo e si sono stancate dopo i primi tentativi (fiùùùù, scampata , stavolta!!), e la chicca?



Visto che dalle corde continuavano a scappare visto il vento, le stoffe..ma non volendo mettere le mollette di legno moderne... ho domandato alle fanciulle di cercare dei legnetti non troppo lunghi ma con un poco di diametro... con un sasso (ma che idea pessima ho avuto!!) ho piano piano tagliato sino poco oltre l a metà in lunghezza creando piccole “mollette” …. delicate vero, ma di stampo antico!

Per un pomeriggio intero le pesti hanno fatto finta di essere nel periodo post dinosauri.. dove si cacciava, pescava...  uno dei tanti pomeriggi poi, perchè abbiamo tenuto tutto (e aggiunto altro dopo questa avventura) e ogni tanto si ripesca il villaggio paleolitico , con un sacco di divertimento e scoperte nuove.


Possiamo terminare così? No?!? Aggiungiamo un'altra casualità... mentre le ragazze continuavano a trafficar io decido di cercare notizie sui Celti, per trovare i cereali utilizzati nella loro dieta ..sia mai che magari utilizzavano poco e niente di grano.. ma mi è andata male.. prima o poi recupererò antiche ricette druide (!) in versione senza glutine... caso vuole però che approdo su www.greenkitchenstories.com un blog americano (per fortuna esiste il traduttore di automatico delle pagine web di google..che è un buon aiuto!) vegan. Qui l'autrice spazia tra ricette di tutti i tipi, alcune molto intriganti, altre purtroppo glutinose... una in particolare mi attrae come una calamita: il PaleoPane... …. mumble mumble....



Certo anche gli autori di greenkitchenstories non se ne sono usciti di colpo, hanno trovato l'idea (e girata a modo loro su alcune cose) attraverso un ristorante stellato Micheln di Copenaghen, dove lo chef Thomas Rode ha lanciato e pare funzionare alla grande visto che che in Danimarca ora in molti domandino, questo pane proteico e senza farina!
La versione di Rode ha l'uovo, quella di greenkitchenstories lo ha eliminato, giocando un po' con ingredienti diversi...
Aggiungiamo allora un ulteriore caso fortuito... una compilation di semi in dispensa da portare a termine.. sennò i pacchi nuovi come posso aver il coraggio di aprirli?!
Bhè allora dai!!! Paleolitici (o quasi) sino alla fine!!!
e qui ripropongo la versione nuovamente ritoccata, da me questa volta! (spero gli autori precedenti non me ne vogliano ma spesso si fa di necessità virtù)....
facendo finta di “raccogliere” tutti i semi che la terra ci regala naturalmente... (la versione gks ha nocciole e semi zucca... io questi in casa di aperti non ne avevo e volevo terminare il resto!) così...


 Paleo Pane

130 g di lamelle di mandorle (quelle avevo da terminare)
50 g semi di sesamo
50 g semi di lino
70 g pinoli
1 cucchiaio di farina di psylium
140 g di acqua
1 cucchiaio raso di sale marino

Mescolare i semi e macinarli o pestarli grossolanamente in una pestello o ciotola ( anche nel mixer va bene), nell'acqua sciogliere la farina di psilyum e lascar riposare per pochi minuti, sinchè si trasformerà in gel, mescolare ai semi triturati, amalgamare e lasciar riposare il composto per un'ora.
Gli autori di greenkitchenstories scrivono si può cuocere da subito, ma la sciar riposare il composto aiuta a miscelare i sapori.
Scaldare il forno a 180 °C e versare il composto in teglia a cucchiaiate o in stampi da plum cake, personalmente ho utilizzato uno stampo in silicone da mini muffin (11 pezzi) utilizzando tutto il composto che avevo, premendolo un poco per creare pezzi unici.
Infornare per 45-50 minuti circa (nelle teglie da plum cake si arriva anche a 70 minuti).


Noi li abbiamo mangiati freddi, ma il profumo che emanavano facevano venir voglia di tuffarcisi sopra subito, magari con un poco di zucchine di Albenga in agrodolce visto il sapore rustico di questo insolito pane.


Nella versione di gks oltre a nocciole e semi di zucca (che sicuramente addolciscono il tutto) era presente olio di cocco, io avevo già deciso di utilizzare l'olio EVO..ma poi me ne sono dimenticata: niente olio nei miei, ma comunque buoni e morbidi.

Insomma un'idea per consumare salati i sacchetti di semi in maniera molto insolita.


Commenti

minpepp ha detto…
Certo che tutte tu le vai scovando, mò pure il paleopane!!! Buono dev'essere buono, accipicchia! ma più da sgranocchiare così che col companatico... con tutti quei semi e quella frutta secca, è già completo di suo, non ha bisogno d'altro.
Brava!
Je_Djallen ha detto…
He he he, che ci vuoi fare.. mi piace un sacco studiarmele :P .
<3
Buono è buono, ma accompagnato da qualche cosa di "acidulo" .. anche una sana maionese sprint, è perfetto!

con le nocciole invece ci metterei della marmellata di mirtilli :D
ilary ha detto…
ciao. un pò in ritardo...ma da poco entrata nel circolo del gluten free....dove potrei trovare la farina di psylium? grazie!
Je_Djallen ha detto…
Ciao, benvenuta nel senza glutine. La farina di psyllium la trovi facilmente in negozi biologici ed erboristerie, ma è da controllare che abbia una certificazione di "senza glutine". Molti negozi specializzati nella vendita di prodotti senza glutine a volte hanno quella certificata, in alternativa le farmacie che producono "in casa" i farmaci possono ordinarne attraverso i laboratori farmaceutici con tanto di analisi di contaminazioni ecc. Non tutte le farmacie.. ma quando trovi quella giusta, ti si aprirà un mondo di nuovi prodotti da poter utilizzare.
Un saluto Jè
vale-tork ha detto…
Ho letto
mi hai fatto venir voglia di provarci
accidenti! !!!
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