Già ero affascinata dalle popolazioni che sono fiorite sul percorso di nascita del sole, a est.. I monumenti alti e dalle forme uniche, i colori che coprono ogni cosa... ricchi di rossi, verde, oro, e la cucina poi, nata in terre che regalano poco rispetto ad altre, soprattutto in inverno, eppure con quello che c'é realizzano da sempre piatti incredibili.
E da quando ho conosciuto (ed assaporato) Polonia e Rep. Ceca grazie all'innaspettato viaggio estivo, bhè.. Chi mi riesce a tenere più?!
Tanto per restare in paesi limitrofi, ecco una scenografica "pagnotta" che accompagna le colazioni dolci e salate tipiche dei paesi dell'Est Europa.
Certo non posso negare si presenti come un complicato intreccio di pasta, invece é molto più semplice di come appare una volta terminato.. Non ci si crede vero? Non resta che provare a farlo per rendesene conto.
Per prima cosa è necessario avere l'impasto giusto...e con le farine senza glutine si sà non é questione cosí semplice, ma poi bhè.. Studia, leggi, gira che ti rigira , pensa e "senti" gli impasti, finalmente decido cosa fare: Valentina di InCucinaSenzaGlutine regala al mondo sglutinato una ricetta per una pasta brioschè che si presta quasi completamente per quel che voglio realizzare. Vale crea dei bellissimi, e buonissimi (provati e riprovati più volte) soli e girelle ripiene di spinaci e ricotta, io invece approfitto spudoratamente del magnifico lavoro che esprime per bene qui nel suo post, e preparo la base, prima il preimpasto di acqua, farina e lievito, poi passo alla seconda fase descritta, aggiungendo tutti gli altri ingredienti..infine la terza fase: la creazione del girasole di impasto.
Girasole di Pan Brioschè
Preimpasto (come spiega Vale)
70 g di farina senza glutine Farmo Fibrepan
70 g di acqua
4 g lievito
Mescolare tutto e lasciar riposare un'oretta.
seconda fase
Nella ciotola dell'impastatore si mettono
175 g di farina senza glutine per dolci lievitati del Molino della Giovanna
40 g di acqua a temperatura ambiente
50 g di burro morbido
15 g di zucchero
5 g di sale
1 uovo
E il preimpasto che sta lievitando al calduccio.
A questo punto di solito l'impasto mi richiede altri due cucchiai di farina rasi..( non li peso mai)
Si mescola energicamente per qualche minuto,sinchè si attacca per bene al gancio dell'impastatore e si lascia lievitare. Resisto alla tentazione di aggiungere altra farina!
Lascio lievitare il tutto diverso tempo..da un'abbondante paio di ore a mezza giornata ( solitamente lascio riposare nella nottata).
Diventerà da appiccicosissimo a sodo e morbido.
In una ciotolina tengo da parte fuori frigo due o tre cucchiai extra di burro.. Mi servirà quando
compongo il fiore.
comporre il fiore
Verso l'impasto su una spianatoia infarinata, divido in due parti uguali.
Una di queste la divido ulteriormente in cinque palline che tiro un poco a mano e un poco con il matterello...l'impasto è abbastanza elastico da non strapparsi nel movimento, inoltre non è appiccicoso da attaccarsi a mano e spianatoia.
Una volta sovrapposto l'ultimo metto su una leccarda o un foglio di carta da forno tutta la torretta, e segno il centro grazia ad un coltello a punta affilato, due croci alternate. Ottenendo otto spicchi. Allungo i tagli dal centro verso il bordo esterno fermandomi a due- tre cm dal bordo.
Infilo il coltello sotto le punte al centro e rivolto verso l'esterno i triangoli..
Dopo questo prendo la seconda metà di impasto, ne tolgo un 1/5 e ripercorro la strada precedente...
cinque palline, le tiro e creo i cerchi. Dovranno essere della misura esatta per poterli inserire all'interno della prima corona di petali.
Alterno i vari strati con la pennellata di burro tranne l'ultimo, inserisco all'interno della corona grande, faccio le croci in modo da sfalsare però i segni della corona grande., risvolto i petali ( che saranno alternati e si appoggeranno nei "tagli" della precedente.
Con l'ultimo pezzo di impasto faccio una palla leggermente schiacciata che deposito nel centro del fiore.
A questo punto lascio lievitare un'oretta in un posto tiepido, anche meno se vedo che iniziano a gonfiarsi troppo i petali, riscaldo il forno a 200 °C per poi abbassarlo a 180 una volta che inserisco il fiore.
Mentre il forno si riscalda sbatto energicamente un uovo e spennello tutta la superficie del fiore (anche i petali) con un pennello. Al centro metto per rendere più "colorato" il tutto, una bella spolverata di semi di papavero.
Inforno abbassando a 180°C per 25-30 minuti.
Si può servire anche tiepida o a temperatura ambiente, è bene non tuffarcisi sopra quando è calda! Scotta dentro.
Il risultato con la dose indicata di impasto:
Aumentando di due volte le dosi proposte si può arrivare a fare girasoli più grandi e magari con una corona di petali in più.
La si può servire accanto a salumi saporiti e formaggi, magari aggiungendo tra i petali qualche foglia di lattuga croccante.. ma anche con la crema di nocciole non stona affatto.
Note: Valentina utilizza la farina per impasti dolci lievitati del mulino della Giovanna anche per il preimpasto, personalmente ho messo la Farmo per pane per avere uno stacco maggiore tra i dischi di impasto, ho notato, ma forse è solo una impressione mia, che utilizzando solo quella indicata (che non è nata per questo genere di lavoro ma per il Sole con spinaci) la farina tende a ri-attaccarsi tra i vari strati lasciando pochi segni di sfogliatura, cosa che invece io apprezzo tantissimo, e che in questo in particolare, serve.. la si apprezza maggiormente questa differenza nelle immagini: il fiore con i semi di papavero ha un preimpasto con solo farina per dolci lievitati del Molino della Giovanna, mentre il fiore a tre corone ha farina Farmo per pane e pizza come impasto di partenza.
Anche i giorni successivi resta tutto molto morbido, se ripassato leggermente in micro o in padella riacquista ancora un profumo eccezionale e non è certo da tenere in considerazione come pane per feste e pic nic all'aria aperta.. ora poi c'è Pasqua vicino....
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Brava Jé!