Come non amarla? Io e le pesti, tutte amiamo tuffarci nel giardino dei profumi, soprattutto se ci immergiamo nella zona delle piante aromatiche. Qui capeggia maestoso e forte, un cespuglio di salvia officinale gigante, no, non perchè il cespuglio è gigante (anche se è vero) ma le foglie di questa specie sono enormi, grandi quanto una mano..nonostante questo hanno un profumo delicato e un sapore intenso e deciso, come non mangiarle come fossero snack? E allora poca farina di riso, olio EVO con un poco di girasole e via a friggere... una tira l'altra..e non ci fermiamo più.
Salvia Fritta
Foglie di salvia, le più grandi che si hanno, ben lavate e asciutte
Farina di riso fine
Acqua fredda, anche gassata, qb
olio per friggere.
Uniamo la farina di riso con l'acqua, sino ad ottenere una pastella liscia ma non liquida, quasi uno yogurt bianco come consistenza.
Frattanto scaldiamo l'olio, io metto una percentuale alta di olio di oliva extravergine e poco olio di girasole o mais per alleggerire il sapore delle olive.
Immergo nella pastella le foglie, con una pinza lunga le raccolgo, scolo dalla pastella in eccesso e le frigo da entrambi i lati. Una volta dorate le poggio ad eliminare l'olio in eccesso su carta assorbente.
Servo il prima possibile e le salo solo (e non sempre) a tavola.
si possono aggiungere peperoni tagliati a bastoncino, carote o cipolle a rondelle, friggendo tutto dall'aroma più lieve (salvia) al più forte (cipolla), in modo da utilizzare lo stesso olio di cottura.
Troppo buoni!!!
In questi giorni con le pesti a casa il pomeriggio, impariamo un poco di Geologia terrestre..funzionamento dei vulcani e trasmissione delle onde nei terremoti. Abbiamo fatto eruttare un vulcano con lava "bollente", dove ha distrutto la vegetazione.
Mentre il terremoto ha creato delle onde d'urto che han fatto volare in acqua le pietre pomice delle isole.Un modo come un altro per capire cosa accade al nostro pianeta..e cercare di sfatare e sdrammatizzare i movimenti che si sentono sotto i piedi.
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