Fu il 1982 quando in Italia la voce di Liù Bosisio entrò nelle nostre case per con il volto dell'incredibile Doraemon, il gatto robot del futuro, proveniente niente di meno dal XXII secolo! Quale bambino di allora non lo ricorda? E con lui Nobita. il suo amico umano che continua ad usare i "ciuski" del gattone? ( I ciuski sono gli aggeggi stratosferici che Doraemon ha nel suo incredibile taschino, una tasca quadri dimensionale, altro che Mary Poppins!)
Ma dove il bambino è pigro, svogliato e si caccia sempre nei guai, Doraemon è in tutto e pr tutto un'ottimo esempio.. peccato a volte si asci trasportare per salvare l'amico, in avventure pazzesche. Sembra un po' come a casa nostra: una peste, la grande è responsabile e tranquilla..la piccola invece nonostante le apparenze.. riesce a comandare la sorella ed a farla finire nei guai in una maniera incredibile... ancora ci domandiamo come ci riesce quella piccola peste....
Assieme a Doraemon arrivarono in italia nomi strani e pure strane abitudini alimentari.. la censura italiana ha cercato di modificarli almeno nei nomi, ma che risultavano sempre visivamente strane: le bacchette, i tavoli imbanditi con le pentole fumanti sopra (kotatsu), le palline di riso (Onigiri) e pure i Doriyaki. Proprio questi ultimi vengono presentati nel cartone animato come i biscott preferiti del gattone, pare sia tornato indietro nel tempo anche per assaggiarli... pare.
Doraemon è così mato e conosciuto in patria ed al di fuori del paese del sol levante che nel 2008 è pesrino diventato "ambasciatore" del Giappone, degli anime chiaro, proprio da Masahiko Komura il Ministro degli Esteri nipponico, per promuovere la cultura e l'industria televisiva... Sicuramentequi da noi c'è riuscito, tanto più che ora le mie pesti adorano i biscottoni di Doraemon, le chiamano le "frittelline", ma va bene così, Doriyaki è difficile, mentre il ripieno lo hanno imparato in un batter d'occhi: Anko.
Che ne dite di giapponesizzarci un pochino anche noi? Osservare le culture estere, anche a tavola, potrebbe essere un passo per conoscerle.. e magari imparare piatti nuovi.
Per cominciare ci serve l'Anko, una marmellata molto speciale: marmellata di fagioli di soia rossa, gli Azuki.
I fagioli rossi in Giappone sono usati spessissimo, in particolare venggono cucinati per le feste e le occasioni di gioia in cui in famiglia si hanno buone novelle (offrendoli anche al vicinato). Il sapore dolciastro degli Azuki si presta a marmellate e ripieni di dolcetti.
Cercando e ricercando per libri e web sono incappata nella semplice ricetta di Sara su Cookaround e ho deciso di farla: basta Doriyaki alla nutella (anche se sono buonissimi) oppure Daifuku solo con la marmellata di fragole, voglio il sapore originale! Detto fatto!
marmellata Anko
500 gr azuki, messi a bagno la notte precedente con almeno 1 litro di acqua
500 gr di zucchero
Dopo aver lasciato gonfiarsi gli azuki, si scolano, sciacquano e si mettono in una pentola capiente con tanta acqua quanta la loro altezza, anche un poco di più... insomma li copro per bene di acqua... devono stare sotto, accendo il fuoco e lascio bollire per una decina di minuti, si formerà una schiumetta da eliminare.
Li scolo (gettando l'acqua) e li rimetto in pentola. Questa volta li copro con l'acqua per due volte la loro altezza, aggiungo più della metà dello zucchero e lascio bollire a fuoco medio per tanto tempo, una, due ore dipende dai fagioli.
Quando l'acqua è quasi assorbita tutta aggiungo lo zucchero rimasto, mesolando bene e continuo la cottura sino al completo assorbimento.
Infine si invasa a caldo. Se si vuole, prima di invasare, si può rendere la marmellata più omogenea frullandola.
Mentre i vasi di Anko si raffreddano si può preparare alcuni biscotti... più simili ai pancake che ai nostri tradizionali biscotti, i Doriyaki.
Doriyaki
ingredienti:
2 uova
100 gr di farina di riso (oppure 80 gr faria riso e 20 di maizena) Io ho usato solo Farina di Riso Zangirolami
50 gr zucchero,
2 cucchiai di acqua
pizzico di sale
mezzo cucchiaino di lievito (pedon easyglut)
un cucchiaio di miele.
si mescola tutto e si fa una pastella liscia, in una pentola calda si mettono delle cucchiaiate di pastella a formare dei cerchi dell tesso diametro, si cuociono pochi minuti per lato, si rigirano sul primo, riempiono con la marmellata e ricoprono remendo bene i bordi, con unsecondo cerchio.
Volendo si spolverano con zucchero a velo (io uso quello fatto da me)
Il Gattone che se li pappa tutti!!!In prestito da qui!
Buoni caldi, ma con la marmellata di Azuki a me piacciono pure a temperatura ambiente, non freddi. Semmai una decina di secondi nel microonde potrebb dare l'aspetto e l'idea dell' appena fatti.Le pesti referiscono la versione alla nutella, bhè vivono di nutella quindi non fanno tanto testo, ma non hanno disdenato quelli fatti con la versione "originale", sono conntenta.Neppure il papi ha avuto a chè ridire sull'Anko, incredibile a dirsi visto che ogni volta che propongo un dolce Giapponese è molto prevenuto. Sarà che si stanno abituando tutti alla soia? In ogni versione?! L'importante è che siano piaciuti e non siano andati nel cesto dell'out!
impressioni a casa nostra molto.... a caldo:
Io: Buoniiiiiiiiiiiiiiii!!Mi piace l'Anko, dolce ma non troppo, insolita marmellata che metterò prima o poi anche su una crostata o dentro i biscottoni ripieni.Un po' a me ricorda ala castagna.
Peste piccola: Si buoni. Mi dai quelli con la nutella?
Peste grande: MMmmm, ma sai che sono boni? E' marellata di patata americana? Ancora!!
Papi: Non male, direi abbastanza neutri, si possono rifare.
Fate un po' voi con chi mi tocca "lottare" a tavola!
History of Doriyaki: (by Wikipedia)
l dorayaki è un tipo di dolce giapponese composto da due pancake formati a partire dalla kasutera (impasto simile al pan di spagna) e riempito al centro con l'anko, una salsa dolce rossatra ricavata dai fagioli azuki.
In origine il dorayaki aveva un solo strato; la forma attuale a due strati fu inventata nel 1914 da Ueno Usagiya.In giapponese dora significa "gong", e probabilmente la forma simile a quella dello strumento musicale ha dato origine al nome del dolce.
La leggenda narra che un samurai di nome Benkei dimenticò il suo gong a casa di un contadino presso il quale si nascondeva, e che questi lo usò per preparare il primo Dorayaki, da cui, appunto, deriva il nomeSe qualcuno passa, per caso, dalle parti di Tokyo può andare all'indirizzo 1-10-10 Ueno Taito-Ku, dove nel negozio Usagiya dicono si servono i migliori Doriyaki del giappone. Io intanto lo segno nei miei luoghi da visitare, almeno una volta nella vita.. non si sa mai capiti l'occasione
Qui sotto le foto dei Doriyaki alla nutella fatti tempo fa, ora a me paiono insapori quelli...
"Do-do-do-dodo-dododo-do-dodo Doraemon.
Ecco Doraemon, gatto spaziale,non ha paura mai di farsi male.
Ecco Doraemon, gatto robot,
la pancia grande, piu' grande che puo'."
quella nuova invece è cantata da Cristina d'Avena
la si può ascoltare qui.
Con questa ricetta .. anche se un po' datata.. non è ideata per il contest di Tiziana..ma ideata per giocare con Doeraemon e far conoscere i "nostrii" cartoni animati alle mie pesti.. nostri perchè sono i bambini della mia età conoscerlo!
Forza Doraemon!!
Commenti
mi piace questa ricetta... certo che se si potessero assaggiare...
e brava jè
Ciao
Alessandra
Spero che riusciate prima o poi a perder tempo dietro una ricetta che propongo... e che non ne rimaniate deluse. <3
A breve dovrei tornare con nuovi post.... devo solo concludere queste ultime..scadenze. ciao