Si quando scrivo che dell'orto e del giardino Voglio usare tutto non scherzo!
Era da un anno che volevo fare queste delizie, ma la stagione non arrivava mai.. ma nella mattinata di questo fresco Aprile ecco il profumo pungente, delicato ma deciso, le nuvolette bianche nel maestoso albero di Robinia iniziano a schiudersi.. nel pomeriggio non posso non raccoglierne un bel cesto... una parte finisce in un vaso, a profumar casa con profumi e aromi..e l'altra?
Bhè l'altra sarà il dolce della cena! Si si, i fiori di Robinia saranno il nostro dolce, perchè nessuno li ha mai provati? Troppo buoni!
Quando ho proposto la ricetta ero sol soletta con la peste piccola che è partita felicissima all'idea di usarli per qualcosina da mangiare.. ma non aveva ben afferrato come volevo usarli .... quando ne ha sentito il profumo ho visto che iniziava a preoccuparsi all'idea di mangiarli.. ma alla fine, a tavola è stata quella che s'è sbalordita di più nel sapere che stava mangiando proprio il suo raccolto di fiori!
Diciamoci la verità.. mettendo i fiori in pastella, con miele, farina e uova... non è che si riconoscano poi così facilmente, ma mordendo il risultato i fiori vengono fuori in tutto il loro splendore.
Frittelle di Robinia
Fiori di Robinia (o finta Acacia) freschi, quantità a piacere
un uovo
farina di riso* fine
un cucchiaio di miele o zucchero
latte q.b.
Zucchero a velo* (facoltativo)
Olio per friggere
Comporre una bella pastella liscia e non troppo densa, si lavano sotto l'acqua i fiori freschi e si sgranano all'interno della pastella mescolandoli delicatamente.
Si porta a temperatura l'olio per friggere e si fanno cadere piccole cucchiaiate di impasto con i fiori, che doriamo da entrambi i lati.
Una volta pronte queste frittelle si asciugano su carta assorbente e cospargono se si preferisce aumentare il sapore dolce, di zucchero a velo.
*Valgono sempre le solite regole per preparare senza glutine, in particolare se destinate ad uso dei celiaci sempre occhio di riguardo alle contaminazioni crociate e all'uso dei prodotti sicuri da contaminazioni, che rispondano a requisiti fondamentali: claim "senza glutine" in base alle regolamentazioni E.U., presenza di spiga sbarrata sulle confezioni o presenza sul prontuario AIC ( che si aggiorno ogni anno con eliminazioni o aggiunte di referenze).
Extra: In questa occasione ho aggiunto rondelle di mele, immerse nella stessa pastella dei fiori e fritte, servite come variante del dolce.
Commenti
La peste grande che non ne voleva sapere ora fa il raccolto giornaliero per mangiarle!! :D