Torniamo dentro i manga, andiamo in Giappone e gustiamoci una tipica produzione che non si può non associare a Capodanno al Paese del Sol Levante: oggi Gyuhi , ovvero Mochi (si pronuncia "moci") soffice.
Cosa sono i Mochi? Si parte dal riso glutinoso, no non ha glutine ricordiamocelo.. è solo colloso e sfortunatamente i primi a dargli il nome lo associarono alla colla..glue appunto, e così è rimasto..almeno così narrano le leggende metropolitane delle cucine ma io sono più propensa alla derivazione latina glutinous, che viene cotto e pestato sino a formare un panetto uniforme e appiccicoso, da qui si riempie con ripieni vari, si colora, si gusta in compagnia...e alle volte si ricuoce, dipende dalla ricetta finale; ma oggi il mochi base ripieno di An.
L'ideale sarebbe partire dal riso, ma sono pigra.. e soprattutto non ho ancora tutta questa manualità né tantomeno conoscenza per farlo, per cui mi limito a farli con la Shiratamako, una farina di riso glutinoso appositamente selezionata per i mochi.
Con queste dosi vengono 6/7 mochi
100 g shiratamako, in alternativa una farina di riso glutinoso
80 g zucchero semolato fine
120 g Acqua naturale
Fecola di patate o amido di riso per il piano di lavoro
Ripieno: pasta di An
In un pentolino sciogliere la farina con l'acqua, aggiungere lo zucchero e mescolate a fuoco basso sinché l'impasto cambia colore e diventa di un bianco quasi trasparente , a questo punto si continua qualche minuto sinché si stacca quasi tutto dalla pentola, e si rovescia su un piano coperto dalla fecola o dall'amido e si continua a impastare eliminando eventuali grumi.. impastare a caldo è indispensabile per la riuscita.
In questa fase si può decidere se unire un colore..si solito rosa (come i fiori di ciliegio, verde (come il té matcha), ecc
Dividere il panetto in sei parti , farne una pallina da aprire tenendola aperta sul palmo della mano, mettere una cucchiaiata di ripieno e chiudere stringendo bene i bordi, infine aiutandosi con l'amido o la fecola, dargli una forma sferica.
Semplici no?
🍚 Ah già, se si lavora con l'impasto ancora caldo i lembi dei panetti si attaccano molto meglio, sennò serve aiutarsi con dell'acqua e inumidire i bordi.
Personalmente adoro la "marmellata" ...di azuki (in realtà sembra più una purea soda), e li riempio con la mia produzione che tengo sempre pronta ..con il trucco: per fare la an ci vuole tempo per questo quando la preparo ne faccio sempre in più, qula che non utilizzo entro pochi giorni la preparo già porzionate e divisa e la metto in congelatore ben chiusa, così a necessità tiro fuori e dopo pochi minuti ho un ripieno bello e pronto.
Certo sono buoni anche gli Ichigo daifuku mochi ripieni di fragola e an, ma va benissimo la frutta di stagione matura , da provare con il lampone...una sorpresa con quella nota acidula nel cuore della dolce koshi an ...si perché meglio preparare una pasta di fagioli molto morbida e senza grumi .
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